18 novembre 2008

Ridateci il finale

In Italia va a finire sempre così: a tarallucci e vino. Si passa da un eccesso all'altro nel giro di poche ore. Prima le litigate per nulla e poi le leccate, i complimenti, il ritrovarsi e l'identificarsi in qualcosa che si ritiene comune (siamo italiani, siamo meridionali, siamo della lumsa, siamo gay). Allora ecco che ghandi officia questo matrimonio, questa pace fatta, questa quiete dopo una tempesta che minacciava di sfasciare tutto, ma che poi si è rivelata solamente un banale acquazzone. Ora spero che non si cada nella triste spirale dei complimenti a vicenda del tipo "però sei forte, io scherzavo, in fondo ci capiamo, io ti stimo tanto, mi hai frainteso, tifiamo Milan entrambi, sei un bel ragazzo, hai il picchio (in spoletino vuol dir cazzo) grosso...". Avremmo voluto del "sangue", uno scontro verbale diretto, senza indugi, senza filtri. E invece la riappacificazione c'è stata comunicata solamente attraverso un post freddo, un lancio di agenzia. Anche Varriale e Zenga hanno fatto sapere di aver fatto pace, ma fondamentalmente, non frega un cazzo a nessuno. Non abbiamo assistito al loro chiarimento, così come non possiamo testimoniare il vostro. C'avete tolto il sale, il gusto, l'anima del confronto. A noi che ci siamo appassionati, che ci siamo immedesimati in voi e che, chi più e chi meno, ci siamo schierati. Ora questo chiarimento spero che serva almeno a placare gli animi e ci faccia pensare a una stagione sportiva che ci vede rivali sì, ma leali. Corretti nel rispetto dei diversi ruoli.
Ci avete intristito con la vostra polemica e svilito nel momento della riappacificazione. Perché se questa doveva essere privata, lo doveva essere pure il litigio. Se ci fate spettatori dovete farci vedere tutto lo spettacolo.
Non potete costringerci a vedere un film e poi, a 3 minuti dal termine, spegnerci il televisore e dirci "basta così, tanto finisce bene". Ce ne sbattiamo di quello che ci dite. Vogliamo vederlo, perché, se ci costringete a vedere il male, ci dovete dare l'opportunità di conoscere e apprezzare anche il lieto fine.

Felipe Consales

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi associo in toto a quel che ha detto brillantemente Mr. Felipe di cui spero un giorno essere collega, intanto mi limito ad esserne fan!
Ci avete privato del feticcio, del superfluo, del particolare della vostra riappacificazione, avete trasformato tutto in un banale lieto fine.
Non fraintendete, non abbiamo bisogno di polemiche ne di guerre per essere felici, ma di perchè!
Le strette di mano lasciano il tempo che trovano, le riappacificazioni sono noiose e tristi come "il processo di biscardi", ancor più se non ci date nemmeno la possibilità di assistere ai moventi che hanno portato alla rinascita dell'amore.
Saremo pure dei vouyeristi, dei mediocri consumatori di polemiche da bar, ma abbiamo pur sempre il diritto di sapere, soprattutto se ci avete resi partecipi dei vostri scontri, che sicuramente ci hanno divertito più della pace, ma dateci comunque anche il diritto di annoiarci.

Anonimo ha detto...

cari amici miei, caro amico filippo, autore di un post magnifico, e caro amico alessandro, autore di poche cose ma concrete, non potete pretendere nulla di più.E mi spiego: si è vero, ci siamo sputtanati, ci siamo lanciati minacce, accuse, ci sono stati diverbi, ma dove è scritto che così come questa polemica è nata ed è durata, nello stesso modo, lungo e teatrale debba svolgersi la riappacificazione?
Quando andate al cinema a vedere un film, magari un bel film dove vi aspettate un finale tutto fuoco e fiamme, dove è scritto che poi vada a finire davvero in quel modo? quante volte dei kolossal mi hanno deluso solo alla conclusione?Ecco voi siete i delusi del "finale cinematografico", ma il film vi è piaciuto, e basta questo, l'oscar non si vince per il finale, ma per la musica, le interpretazioni, gli attori protagonisti e non. Tanto anche se il finale è banale, rimane lo stesso nella memoria e viene tramandato ai posteri.
Cari amici, voi siete "semplici spettatori", io e mister forleo gli attori, famosi, sulla cresta dell'onda, applauditi e intervistati. Lo spettatore paga per vederci, voi non avete pagato nulla per assistere a questa diatriba, con quale diritto pretendete di avere un finale all'altezza delle vostre aspettative? Questo è il finale, il film è nostro, regia, tutto, recitazione. Accontentatevi...d'altra parte, non lo avete pagato il prezzo del biglietto,no?:)

Anonimo ha detto...

per la cronaca, caro pippuccio stai pur tranquillo che non è finita a tarallucci e vino, ma per un cazzo:) la rivalità ci sarà sempre,forte, sentita, ma leale, corretta, non banalizzerei con i soliti luoghi comuni che siamo in italia, che è finita come un acquazzone, non è così, si litiga, ci si scambia opinioni anche forti, ma poi si torna nei ranghi. Si perderebbe il gusto di tutto se le cose fossero reiterate nel tempo. Al supermercato ogni prodotto ha una data di fabbricazione e una di scadenza. Non può non esserci la scadenza, quell'alimento sarebbe anonimo. Tutto scade, finisce, noi siamo stati un po' come "il latte", di quelli che durano un paio di giorni, che se non si comsuma in tempo si butta. Noi due ce la siamo "goduta", ma adesso il latte era arrivato al terzo giorno e lo abbiamo dovuto gettare nella pattumiera. Stai tranquillo pippuzzo, quanto prima io e mister forleo andremo a fare la spesa e compreremo altro latte, magari con una scadenza più in la nel tempo in modo da farvi divertire di più...:)

Anonimo ha detto...

x tutti e tre: Quando fumate pesante, così pesante da farvi fare i Marzullo, CHIAMATEMI...